Il castello di Poia
Il castello di Castelpoggio (o “castello di Poia”, dal nome della frazione in cui si trova) con le sue mura in granito è uno degli edifici più caratteristici di Ponte di Legno; fatto costruire nella prima metà del ‘900 dal conte Zanchi, attualmente ospita al suo interno una serie di appartamenti. Ha ospitato personalità della politica e dello sport. Non è visitabile all'interno.
Chiesa della SS. Trinità
La chiesa della SS. Trinità, edificata sulla fine del XVI secolo, è uno splendido esempio dell’arte sacra in alta Valle Camonica; dipinti e affreschi si mescolano con l’arte lignea tipica della zona alpina, offrendo un quadro d’insieme notevole; di particolare pregio l’altare maggiore oltre che l’organo, di metà ottocento. Il tetto, andato distrutto durante il bombardamento austriaco del 1917 è stato restaurato negli anni ’70.
Cappella dei morti di Zoanno
Nella frazione di Zoanno si trova un edificio unico nella zona, contenente i teschi di decine di persone.
Secondo la leggenda apparterrebbero ad un gruppo di uomini del paese che avrebbero portato conforto a Milano durante la peste del ‘600; al ritorno delle loro spoglie le campane avrebbero miracolosamente suonato da sole. L’evento spinse gli abitanti a costruire un semplice ossario, poi fatto abbellire nel 1800 da don Balardini, parroco locale.
Secondo la leggenda apparterrebbero ad un gruppo di uomini del paese che avrebbero portato conforto a Milano durante la peste del ‘600; al ritorno delle loro spoglie le campane avrebbero miracolosamente suonato da sole. L’evento spinse gli abitanti a costruire un semplice ossario, poi fatto abbellire nel 1800 da don Balardini, parroco locale.
Arte sacra: la figura di Ettore Calvelli
Passeggiando per la frazione di Poia si possono notare diverse medaglie bronzee infisse nella porta della chiesa: sono alcune delle opere che il trevigiano Ettore Calvelli ha realizzato per la sua comunità di adozione. Bronzista di fama internazionale (ha collaborato con FAO ed ONU e le sue opere sono esposte ai musei vaticani, oltre che in varie città d’Italia) ha diretto per lungo tempo il locale museo parrocchiale di arte sacra.